top of page

INCONTRI - ANTEPRIME - SEMINARI - OMAGGI

Da qualche anno in qua le serie televisive sono diventate il nuovo oggetto del desiderio per il pubblico di tutto il mondo. Curatissime, fluviali, scintillanti, scritte, interpretate e spesso dirette dai massimi talenti della scena audiovisiva; sempre più coraggiose, imprevedibili e addirittura “sperimentali” sia nella scelta dei contenuti che nell’articolazione narrativa, le nuove serie tv si sono dimostrate capaci di reinventare e contaminare tutti i grandi generi cinematografici di oggi e di ieri,espandendosi in ogni possibile direzione per conquistare platee sempre più vaste ed esigenti.Ma anche frammentate secondo una imprevedibile geografia del gusto. Le nuove serie non vanno più a rimorchio del cinema, anzi spesso è proprio da lì che oggi vengono divi, tendenze, sfondi, soggetti. Anche perché, come si dice con insistenza, in fondo le migliori serie uniscono i vantaggi della serialità - la lunghezza smisurata, dunque lacapacità di sviluppare personaggi e situazioni - alla maturità e alla raffinatezza espressivadel miglior cinema. il bello è che questo non accade solo negli Usa, ma in Europa e nel mondo, con l’Italia nuovamente in prima linea per capacità creativa e intraprendenza produttiva.

EMOZIONARE - COINVOLGERE- STUPIRE

L’Italia dunque non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire la nuova gallina dalle uova d’oro, della scena audiovisiva globalizzata. Per questo pensiamo sia  di dedicare un appuntamento specifico alle nuove forme del racconto audiovisivo con una particolare attenzione per i prestiti, gli scambi e le intersezioni tra cinema e serie tv, fenomeno particolarmente evidente nel nostro paese. Con vantaggi reciproci, non solo sul piano meramente economico, ma anche su quello del linguaggio, come si vede appena si mette a confronto il lavoro parallelo svolto dalle ultime generazioni di registi, attori, sceneggiatori, produttori, eccetera, per il piccolo e il grande schermo.

I NUOVI AUTORI

Chi sono oggi gli autori delle serie? Le regole del gioco sono cambiate. Se ieri comandavano i registi, oggi il potere è in mano agli showrunners, che sono insieme sceneggiatori, produttori e responsabili finali del prodotto. Il modello produttivo può dunque essere al centro di un vero e proprio panel, che riunisca talenti e“executives” di casa nostra confrontando prodotti e visioni in una specie di spettacolare “processo”audiovisivo in diretta. Anche qui i nomi non mancano davvero: da Riccardo Tozzi di Cattleyaa Lorenzo Mieli e Mario Gianani di Wildside, altri nomi di punta della nuova serialita’ italiana”, Passando per Giancarlo De Cataldo, l’autore di “Romanzo criminale”, chiave di volta della nuova serialità made in Italy, attualmente al lavoro su una nuova serie coprodotta da Mediaset e dall’Olanda.Sarebbe poi bello affiancare a incontri e dibattiti, anche veri e propri seminari a porte chiuse tenuti da scrittori e sceneggiatori per un ristretto e selezionato numero di partecipanti.

ANTEPRIME - ASSAGGI - INDISCREZIONI

Naturalmente non mancheranno anteprime, assaggi, indiscrezioni raccontate magari dalla viva voce dei protagonisti. Qualche esempio: restando in Italia è in lavorazione “L’amica geniale”, da Elena Ferrante, fenomeno letterario di portata mondiale che meriterebbe da solo una sezione a parte. Ma torna sul set anche lo scatenato trio di “Boris”, con una serie fra dramma e commedia ambientata nel reparto oncologico di un ospedale e interpretata da Valerio Mastandrea, “La linea verticale”. Marco Bellocchio sta lavorando su una serie dedicata ai 55 giorni del sequestro Moro. Ma gli intrecci tra cinema e tv continuano con Stefano Sollima, già regista del Romanzo criminalee del Gomorra tv, attualmente al montaggio del suo primo film negli Usa, “Soldado” (sequel del “Sicario” diretto da Denis Villeneuve), scritto da Taylor Sheridan, giovane e geniale autore delle sceneggiature di Sicario e di “Hell or High Water”, candidato all’Oscar proprio per lo script. Uno coppia perfetta da invitare per un discorso a due voci. Guardando oltreoceano, anche concentrandosi solo sugli intrecci tra cinema e tv, gli esempi si possono moltiplicare, il regista di Seven sta girando la seconda stagione di “Mindhunter”, una serie sui serial killer. Beau Willimon, il potente e premiatissimo showrunner di “House of Cards”, già sceneggiatore per George Clooney (“Le Idi dimarzo”), porta Sean Penn su Marte nella nuova serie “First”. E perfino un autorecontro come Spike Lee riprende il suo personaggio più celebre, Lola Darling, in unaserie per Netflix.

bottom of page